Questões de Vestibular UFPR 2011 para Vestibular, Italiano

Foram encontradas 8 questões

Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267142 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
Leggete attentamente queste frasi:
1. Cibo e umore hanno un rapporto biunívoco. 2. Gli alimenti più grassi sono quelli meno favorevoli al buonumore. 3. Per evitare lo stress non si deve fare refezioni troppo lunghe. 4. I cibi che aumentano i livelli di serotonina e dopamina ci rendono più allegri. 5. Frutte, legumi e verdure sono presenti nelle ricette del buonumore. 6. Possiamo mangiare e bere di tutto ma sempre in compagnia.
Scegli l’ alterantiva in cui le frasi siano corrette, secondo il testo:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267143 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
De accordo com il testo è corretto affermare:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267144 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
Secondo il testo:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267145 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
Dal testo si può affermare che un buon equilíbrio psicofísico si ottiene mangiando:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267146 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
Dal testo il Barolo è un vino:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267147 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
Leggi attentamente queste frasi:
1. Il Barolo è un vino prodotto da una vite francese. 2. Il Barolo può essere considerato il vino dell’Italia Unita. 3. Ricasoli e Cavour hanno fabbricato insime il Barolo. 4. Cavour era un grande enologo italiano. 5. Cavour è stato un personaggio importante per l’unità d’Italia. 6. Il Barolo è considerato il re dei vini italiani.
Scegli l’alternativa in cui le frasi siano corrette, secondo il texto:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267148 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
Il testo dice che:
Alternativas
Ano: 2011 Banca: NC-UFPR Órgão: UFPR Prova: NC-UFPR - 2011 - UFPR - Vestibular - Italiano |
Q1267149 Italiano
A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
Il testo dice che:
Alternativas
Respostas
1: C
2: B
3: A
4: D
5: C
6: E
7: E
8: D